lunedì 14 dicembre 2015

IL FILO ROSSO DEL CAUCASO - VOCI DELLA POESIA GEORGIANA


Giovedì 17 dicembre, ore 21.00, nella nuova sede della Casa della Poesia di Milano, via Formentini 10, nel ciclo "poesia oltre confine", viene presentato e proiettato il film "IL FILO ROSSO DEL CAUCASO - VOCI DELLA POESIA GEORGIANA " di Maurizio Fantoni Minnella, il secondo elemento di un trittico cinematografico sulla poesia in Europa, dopo il primo capitolo "Parole spalancate La città dei poeti",che aveva come epicentro Genova e il suo festival internazionale.
Grazie alla passione e alla competenza di Nunu Geladze, che da alcuni anni si è posta come imperativo quello di tradurre in Italia la letteratura del suo paese, la Georgia, è stato, dunque, possibile avventurarci in questo breve viaggio cinematografico che ci ha permesso di conoscere i luoghi, i poeti e le loro vite, le città e i villaggi tra le montagne, perché la poesia georgiana è prima di tutto un sentimento profondo delle cose, della vita reale e di quella immaginaria, e quindi è ovunque in questa piccola e splendida terra caucasica.
Con un andamento rapsodico, il film mostra per la prima volta luoghi che sono del tutto sconosciuti al pubblico italiano, alternando letture poetiche con autori, uomini e donne di differenti generazioni, a incontri più ravvicinati con i poeti, colti nel proprio ambiente familiare, come nel caso di Lia Sturua, Lela Samniashvili, Mariam Tsiklauri, Dato Magradze e Besik Kharanauli, questi ultimi già canditati al premio Nobel, o infine, scoprendo luoghi fortemente emblematici per la cultura georgiana come il Pantheon degli Artisti in cima alla collina che domina la città e la Casa degli Scrittori, nel cuore ottocentesco di Tbilisi.

Saranno presenti la traduttrice Nunu Geladze e il regista Maurizio Fantoni Minnella.

martedì 8 dicembre 2015

Presentazione libro "Tutta un' altra storia"

L’Associazione Amici del Liceo di Luino, il liceo “Sereni” e l’AISU hanno invitato il giornalista Gianni Spartà a presentare la sua ultima fatica letteraria.
L’editorialista varesino sarà presente sabato 12 dicembre alle 17.00 presso la biblioteca civica di Villa Hussy (Piazza Risorgimento 2 a Luino) per parlare al pubblico del suo libro “Tutta un’altra storia”.
Il libro è una carrellata di fatti e persone che hanno fatto la storia del territorio della nostra provincia, che si estende su un territorio molto bello dal punto di vista del paesaggio ed è ricco di un forte tessuto imprenditoriale.
Era noto che nell’aria di una provincia solida, tranquilla, quasi svizzera ci fossero molecole capaci di favorire l’iniziativa industriale e commerciale.
Scarpe, aerei, elicotteri, frigoriferi e macchine utensili: tutta roba pensata e fabbricata sull’asse Varese-Gallarate-Busto, grazie alla miscela virtuosa di genio imprenditoriale e aristocrazia operaia.
Che un giorno le stesse atmosfere dessero ossigeno a costruttori di pensiero politico, non di beni materiali, non stava scritto.
Invece per un ventennio le strade della provincia dei laghi sono state attraversate da auto con lampeggiante sulle quali viaggiavano ministri e parlamentari.
Nemmeno era pensabile che un territorio abitato da gente sobria, laboriosa, riservata, addirittura schiva, si scoprisse palcoscenico ideale per scorribande delle mafie trapiantate al Nord.
Quanti delitti orrendi, quanto male di vivere dove dominano la dolcezza dei paesaggi, la robustezza del tessuto economico, la vocazione al bene di cui sono testimonianza storie di straordinario altruismo e di non comune impianto solidaristico.
“Sono onorato di intervistare Gianni Spartà che ci parlerà di questo bel libro, che nella prefazione Roberto Gervaso definisce un gran bel saggio che ha il pregio di un’esposizione lucida e brillante e il difetto di essere troppo breve- dichiara il vicepresidente e portavoce degli Amici del Liceo Alessandro Franzetti-sono certo che l’autore, che ha scritto anche molti libri di storia industriale e biografie di personaggi illustri (tra cui Mister Ignis su Giovanni Borghi) ci convincerà della tesi che porta avanti nel suo volume e cioè che non è vero che a Varese non accade mai nulla-conclude Franzetti”.
Durante l’evento, che gode del patrocinio della Città di Luino, sarà possibile acquistare il volume.


Pasolini secondo il Cinema


L'Associazione Culturale FreeZone e Cinema Teatro Sociale presentano tre appuntamenti
in occasione del quarantesimo anniversario della morte del grande poeta e regista.
L’Associazione Culturale FreeZone e Cinema Teatro Sociale di Luino presentano:
“Pasolini secondo il Cinema“, nel quarantesimo anniversario della morte del grande poeta e regista.
Si tratta di una trilogia pasoliniana di Aurelio Grimaldi a cura di Maurizio Fantoni Minnella.
Saranno presenti in sala il regista Aurelio Grimaldi e lo scrittore, critico cinematografico
e filmmaker Maurizio Fantoni Minnella.
Queste le date in cui verranno proiettati i film.

Mercoledì 9 dicembre ore 21,00

Nerolio-Sputerò su mio padre, 1996
(La morte del poeta)

Primo film della trilogia pasoliniana di Aurelio Grimaldi, Nerolio, fin dal titolo presenta un preciso
riferimento al romanzo postumo di Pasolini Petrolio. E’ un ritratto d’autore, in un bianco e nero dai
forti contrasti, del poeta, scrittore e regista Pasolini che, pur attenendosi alla verità storica,
ha l’ambizione di interpretarla tra poesia e provocazione. Film a suo tempo oggetto di polemiche e
incomprensioni, Nerolio, viene qui riproposto per la sua capacità di descrivere, con stile personale,
frammenti della vita e della morte di Pasolini come momenti speculari di un unico itinerario umano e
intellettuale.

Giovedì 10 dicembre ore 21,00

Rosa Funzeca, 2002
( Omaggio a Mamma Roma)

Nel confronto tra Accattone e Mamma Roma, Pasolini affermava che il primo era più onirico, mentre l’altro più realistico. Nel girarne il remake, Grimaldi compie una scelta precisa utilizzando il bianco e nero come nell’originale, scrittura un’attrice, Ida Di Benedetto, forse la sola oggi, in Italia,in grado di
misurarsi con la grandezza di Anna Magnani, rovesciando, infine, dialetticamente, il finale pasoliniano in una prospettiva pessimistica, coerente con quella mutazione antropologica del sottoproletariato urbano denunciata da Pasolini in molti suoi scritti.

Venerdì 11 dicembre ore 21,00

Un mondo d’amore, 2003
(La gioventù del poeta)

Dopo il racconto elegiaco della morte di Pasolini e dei suoi ultimi giorni, ecco che il regista siciliano,
nato a Modica e vissuto gli anni del liceo a Luino, in Lombardia, compone il ritratto del giovane Pasolini,
poeta e professore a Casarsa, il suo amore per il dialetto friulano e per gli adolescenti. Dopo l’accusa di.corruzione di minorenni e la radiazione dal partito comunista, egli si trasferisce con la madre a Roma città in cui scoprirà un nuovo mondo che diventerà parte integrante della sua poetica.